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Birra, l’umanità la beve da da almeno novemila anni. Tanto vivo era il culto tra gli antichi Babilonesi, fra il Tigri e l’Eufrate, per la bevanda d’orzo e la sua Nidaba, che una speciale legislazione, scritta in caratteri cuneiformi sulle colonne di Babilonia, dovette stabilire e regolare l’intensità e il numero delle visite all’osteria. Presso i Babilonesi, l’ingrediente principale della Birra non era il luppolo o il malto, ma il pane d’orzo: con la farina d’orzo si cuocevano delle focacce che poi venivano messe a fermentare in acqua.
Gli antichi Egizi, che appresero l’arte di fare la Birra dai Babilonesi, aggiunsero alla bevanda sostanze amaricanti (probabilmente zafferano) rendendola più fine. I Greci, I Romani i Celti e i Germani ereditarono il sistema con l’orzo raffinando la birra con l’aggiunta di Konyze, un ‘erba aromatica.
Il luppolo, come aromatizzante della birra, fu scoperto dai monaci in Gallia: se ne ha testimonianza fin dal 768. Intorno all’anno 1000, il luppolo fece la sua comparsa in Germania, dove, fino ad allora, si usava per la birra ogni sorta di cereali: fino al XII secolo l’avena era la materia prima più importante.
Il Duca di Baviera, Alberto IV, pose fine alla molteplicità dei sistemi per produrre la birra nel suo paese e promulgò, nel 1487, un decreto sulle genuinità della birra che divenne una legge alimentare del mondo che vale ancora oggi in quasi tutti i paesi. Essa prescrive che gli ingredienti della Birra devono essere soltanto malto, luppolo, fermento e acqua.
Perciò la fabbricazione della birra, contrariamente ai liquori e ai distillati, non è segreta. E i sistemi industriali sono sostanzialmente simili tra loro, con qualche piccola variante, caratteristica delle singole aziende. I chicchi di orzo, privati della spelta, vengono messi a germogliare nella materia, con aggiunta di acqua: e per questo ci vogliono circa sette giorni. L’orzo germogliato viene essiccato negli appositi essiccatoi con introduzione di aria calda e poi privato dell’embrione. A questo punto prende il nome di malto bruno. Quest’ultimo viene frantumato e cotto con acqua. Gli amidi e gli zuccheri del malto si sciolgono nell’acqua ad una temperatura di 60° - 70° C . Così vien fuori il mosto della birra che, privato delle altre componenti insolubili, vien fatto cuocere per due ore insieme con il luppolo; i resti del luppolo vengono a loro volta filtrati. Nelle apparecchiature di fermentazione, il mosto, raffreddato alla temperatura di 4- 10° C, viene trattato con fermenti. Dopo otto giorni, durante i quali lo zucchero si trasforma in alcool e acido carbonico, i fermenti si depositano, o salgono (birra che fermenta in superficie, non ancora bevibile) o precipitano (birra con fermentazione bassa), In ogni caso, questi fermenti vengono tolti dalla Birra che resta a maturare per altre 8 – 12 settimane in grandi serbatoi alla temperatura intorno al punto di congelamento, fino a diventare pronta da bere.
Il luppolo dà alla Birra, non solo il sapore amarognolo, ma la arricchisce anche di vitamine. I bevitori di birra giurano sull’effetto salutare di questa bevanda che contiene, in un litro, dalle 440 alle 700 calorie, a seconda del tasso alcoolico. Se invece il malto d’orzo si impiega il malto di grano abbiamo la Birra di Frumento.
Il colore della Birra, chiaro o scuro, dipende dal grado di tostatura del malto.
Trattare la Birra con cura è altrettanto importante che prepararla. Le attenzioni maggiori vanno prestate alla conservazione e al trasporto, alla mescita e alla temperatura di beva. Bisogna assolutamente evitare di scuoterla, prevenire sbalzi di temperatura, cercare di non esporla a un calore eccessivo alla perdita di acido carbonico. La temperatura di magazzinaggio non dovrebbe superare, in estate, i 9°C e non scendere, in inverno, otto i 5° C, altrimenti si intorbida e diventa acida. Bisogna, inoltre, proteggere la Birra dalla luce diretta e lasciar riposare un giorno la botte, prima di spillarla.
Queste le temperature ideali di beva:
Pils: 5 °C
Birra chiara: 7 – 8°C
Birra di conserva e tipo da esportazione: 10°C
Birra scura: 12°C
Ti abbiamo detto il necessario, ora non ti resta che scegliere la tua Birra