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Il Whisky, questo distillato di cui, a pari merito, vantano la paternità scozzesi e irlandesi (controversia che dura da secoli e che non si risolverà mai), negli ultimi anni è diventato in tutto il mondo la bevanda alcoolica preferita dagli uomini forti, raffinati, ed esigenti. A migliorare la qualità del whisky provvide a suo tempo una decisione del parlamento britannico risalente agli ini del XIX secolo, che consentiva finalmente ai distillatori dei Lowlands di chiamare Scotch Whisky non solo quello prodotto con puro malto, ma anche il tipo blended, cioè tagliato con altri whiskies.
Ma al Whisky attuale si arrivati anche grazie alle sempre più moderne apparecchiature di distillazione, dalle quali esce un prodotto perfetto nel colore e nel sapore, indipendentemente dal fatto che come base abbia un solo cereale o più qualità miscelate secondo percentuali che variano di casa in casa.
Oggi si fa distinzione tra Scotch, Highlands Whisky (questo secondo tipo rimasto fedele alla formula originaria del malto puro), Irish , Canadian, Bourbon.
Tutti hanno più o meno lo stesso procedimento di distillazione, ma non tutti le stesse materie prime alla base. La distillazione del Whisky è un’arte: per prima cosa si ricava il malto d’orzo, facendo germogliare i chicchi con l’aggiunta di acqua; poi lo si fa essiccare al calore e al fumo di torba combusta a fuoco lento (sistema che consferisce al whisky il caratteristico sapore di fumo); infine viene macinato e miscelato con acqua. Il mosto fermentato (wash) viene prima sottoposto ad un doppio processo di distillazione attraverso semplici alambicchi. Come avviene per il Cognac, in questa fase si preferisce il fuoco aperto (naked); il prodotto così ottenuto (low wine), con una percentuale alcoolica del 20%, viene distillato una seconda volta per mezzo di alambicchi più piccoli. Si passa quindi all’invecchiamento in botti di quercia (non di rado si scelgono a questo scopo botti che avevano già contenuto whisky); un buon Whisky richiede almeno tre anni per essere maturo.
Solo dopo l’invecchiamento si procede, tipo per tipo, alla segreta ed accurata operazione del blending. I due tipi principali di Scotch sono il Malt Whisky ed il Grain Whisky L’Irish Whisky si presenta morbido, con molto corpo e profumo di malto. L’americano Bourbon dev’essere prodotto con una percentuale minima del 51% di frumento; il Rye Whisky con un minimo 51% di segale ed il Corn Whisky con l’80% di mais. Ma il Whisky, o Whiskey, come viene chiamato in Irlanda ed in America, non viene prodotto solo nei paesi anglosassoni. In Germania e, perfino in Giappone, esiste una forte produzione di whiskies che, come qualità, sono di poco inferiori a quelli scozzesi. Ciò dimostra che alla base di un buon Whisky non debbano esserci necessariamente l’acqua, i cereali, e la torba della Scozia.
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